Bellezza artistica per Tedeschi e Giapponesi usando AI

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 05 ottobre 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Il modo in cui si valuta la bellezza nelle opere d’arte, e in generale nei lavori artistici, risente della formazione, della cultura e della sensibilità di ciascuno, ma è nozione comune che oltre alle peculiarità individuali si può riconoscere un criterio che distingue e accomuna gli appartenenti a radici culturali diverse, quali quella occidentale e quella orientale. Per la verità nella critica d’arte, e in Italia anche nella storia dell’arte, si dà per inteso che il giudizio di un Cinese risenta di un gusto diverso da quello di uno Spagnolo, per esempio, o che la sensibilità artistica di un Giapponese sia diversa da quella di un Tedesco o di un Americano. È lecito chiedersi se tali differenze esistono davvero o darle per implicite è solo il retaggio di una realtà di mondi separati per millenni, ma ormai in costante scambio interculturale?

Numerosi gruppi di studio in tutto il modo stanno valutando la questione e cercando di risolvere sperimentalmente il problema di dare una risposta a questo interrogativo.

È necessario trovare un modo affidabile per stabilire se esistono, ad esempio, criteri o inclinazioni del giudizio esclusivamente occidentali o esclusivamente orientali, o se la consueta e costante applicazione di stereotipi esalti il rilievo di caratteri conformi al cliché e induca a tralasciare quanto appare in contrasto.

Nella ricerca empirica sull’arte spesso si esplora il modo in cui gli osservatori giudicano bello un lavoro artistico mediante lo studio di caratteristiche inerenti a specifici attributi, oppure di elementi del lavoro, quali colore, complessità ed espressività emozionale. Si ritiene che su tali riferimenti si costituisca la base per le valutazioni soggettive, incluso il giudizio di bellezza. Seguendo questa impostazione, Jan Mikuni e colleghi coordinati da David Steyrl hanno condotto uno studio col supporto dell’intelligenza artificiale (AI), ponendo a confronto il giudizio su 54 opere di arti visive occidentali di Giapponesi e Tedeschi, analizzando in dettaglio le similarità e le differenze.

(Mikuni J. et al., Cross-cultural comparison of beauty judgments in visual art using machine learning analysis of art attribute predictors among Japanese and German speakers. Science Reports – Epub ahead of print doi: 10.1038/s41498-024-65088-z, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Vienna Cognitive Science Hub, University of Vienna, Vienna (Austria); Department of Neurology, Center for Expertise for Parkinson and Movement Disorders, Donders Institute for Brain Cognition and Behavior, Radboud University Medical Centre, Nijmegen (Paesi Bassi); Department of Cognition, Emotion and Methods in Psychology, Faculty of Psychology, University of Vienna, Vienna (Austria); Faculty of Science and Engineering, Waseda University, Tokyo (Giappone); Department of Psychology, Faculty of Letters, Keio University, Tokyo (Giappone).

Nella ricerca empirica sull’arte, la comprensione di come l’osservatore giudica i lavori d’arte visiva considerandoli “belli”, è spesso esplorata mediante lo studio di attributi specifici inerenti alle caratteristiche dell’opera o elementi del lavoro artistico, quali colore, complessità ed espressività. Questi attributi formano la base per valutazioni soggettive, fra le quali gli autori dello studio qui recensito prediligono il giudizio di bellezza.

Sviluppando questi concetti per allestire prove idonee ad un’osservazione sperimentale volta al fine di accertare l’eventuale presenza di caratterizzazioni culturali, David Steyrl, Jan Mikuni e colleghi hanno esaminato il “giudizio di bellezza” di 54 opere artistiche di stile occidentale, realizzate da Giapponesi nati in patria e da Tedeschi parlanti correntemente la lingua tedesca. A tal fine hanno impiegato un modello ad albero estremamente randomizzato in un approccio di machine learning guidato dai dati, per indagare differenze transculturali nel comportamento di valutazione.

L’analisi di 17 attributi ha rivelato che l’armonia visuale, la varietà del colore, la valenza e la complessità influenzavano significativamente i giudizi di bellezza in entrambi i gruppi culturali di volontari.

In particolare, è risultato che la preferenza per la complessità divergeva significativamente: mentre i Giapponesi di madre lingua nipponica trovavano più belli i lavori artistici molto semplici, i Tedeschi parlanti la loro lingua madre stimavano molto più belle le opere a struttura complessa. Sono emerse anche altre differenze culturali: per i Teutonici parlanti il tedesco l’espressività emozionale aveva un peso importante nel giudizio di valore dell’opera; per i Giapponesi correntemente parlanti l’idioma nipponico erano più rilevanti la tecnica della pennellata, la calibratura tonale delle tinte e la loro saturazione.

I risultati emersi illuminano, per molti aspetti, il ruolo che il contesto culturale gioca nel modellare i giudizi estetici e dimostrano l’utilità del machine learning nel rilevare queste dinamiche complesse.

Gli autori dello studio concludono affermando che la loro ricerca, non solo fa progredire la nostra comprensione di come la bellezza è considerata nelle arti visive in base al giudizio degli aspetti rilevanti per la cultura dell’osservatore, ma evidenzia anche il potenziale del machine learning per affinare ed estendere la nostra comprensione della valutazione estetica delle opere d’arte.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-05 ottobre 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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